Napoleone Bertoglio Pisani

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Napoleone Bertoglio Pisani
Busto del conte Napoleone Bertoglio Pisani conservato oggi presso il palazzo municipale di Besate
Conte
In carica1859 –
1912
PredecessoreLeopoldo Maria Bertoglio Pisani
TrattamentoSua Eccellenza
Altri titoli
Don
NascitaMilano, 18 agosto 1845
MorteMilano, 1º settembre 1912
SepolturaCimitero di Besate
DinastiaBertoglio Pisani
PadreLeopoldo Maria Bertoglio Pisani
MadreAmalia Frosconi Mozzoni

Napoleone Pietro Alessandro Bertoglio Pisani (Milano, 18 agosto 1845Milano, 1º settembre 1912) è stato uno scrittore, storico e archeologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Napoleone Bertoglio Pisani nacque nel 1845 a Milano, figlio del conte Leopoldo Maria, feudatario di Tormo, e della nobildonna Amalia Frosconi Mozzoni. Suo prozio fu il marchese Cesare Beccaria, noto illuminista milanese nonché nonno materno di Alessandro Manzoni, mentre sua prima cugina fu la religiosa Eugenia Ravasco, dichiarata poi beata da Giovanni Paolo II e fondatrice di un istituto per l'educazione delle giovani a Genova. Era imparentato anche con lo scrittore e giornalista Nino Bazzetta de Vemenia.

Seguendo la volontà del padre, intraprese la carriera dell'avvocatura e conseguì il dottorato in legge, appassionandosi poi però alla storia locale ed all'archeologia, coadiuvato in questo dal noto scrittore e archeologo locale Carlo Dossi[1]. Dimorò per questo scopo spesso al palazzo di famiglia ancora oggi esistente a Besate (attualmente vi ha sede il municipio locale) dove si occupò di storia locale, collaborando tra gli altri col Bollettino della Società Pavese di Storia Patria. Si dedicò con particolare enfasi allo studio ed alla classificazione di alcuni reperti di età preromana ritrovati sul territorio del magentino tra cui quelli rinvenuti a Santo Stefano Ticino.

Marco d'Oggiono, Vergine e Bambino in trono con santi, attribuita per la prima volta nel 1903 grazie ad uno studio di Napoleone Bertoglio Pisani

Iniziò l'attività di pubblicista scrivendo diversi articoli per il mensile nazionale "Arte e Storia" di Firenze, collaborando con Guido Carocci. Realizzò inoltre alcune opere storico-artistiche di pregio come un approfondito studio dal titolo "Il Cenacolo di Leonardo e le sue copie" pubblicato nel 1907 che ancora oggi costituisce una delle opere più autorevoli nel campo dello studio dell'opera leonardesca milanese. Pubblicò poco dopo uno studio di notevole importanza sull'Abbazia di Morimondo e sullo sviluppo dell'abitato locale attorno alla realtà monastica a partire dal XII secolo, oltre ad uno studio monografico sulle opere di Marco d'Oggiono partendo da una pala d'altare presente nella chiesa parrocchiale di Besate ed oggi conservata presso il Museo Diocesano di Milano a cui per primo impartì l'attribuzione al leonardesco. Pubblicò anche uno studio architettonico e artistico sulla Cascina Donato del Conte e sul suo oratorio, uno dei più antichi dell'area dell'abbiatense.

Divenuto cavaliere dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, trascorse gli ultimi anni della sua vita occupandosi delle opere di carità che patrocinava. Non avendo avuto eredi né essendosi mai sposato, alla sua morte il 1º settembre 1912 i suoi beni passarono come da suo testamento al comune ed alla parrocchia di Besate. Il suo corpo si trova oggi nella cappella gentilizia da lui fatta erigere nel cimitero di Besate. Lasciò erede della sua vasta collezione di opere d'arte e di antichi oggetti e documenti la Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di onore e devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Un nuovo e un vecchio museo, Hoepli, Milano, 1891

Articoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Il castello di Binasco nel circondario di Abbiategrasso, in Arte e Storia, 1902
  • Una visita alle rovine del campanile di San Marco di Venezia, in Arte e Storia, 1903
  • Il Cenacolo di Leonardo da Vinci e le sue copie, in Arte e Storia, 1907
  • L'Abbazia di Morimondo, in Arte e Storia, 1908
  • Due lettere del generale Pietro Teulié, 1909

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giuseppe Bertoglio, II conte di Tormo Giovanni Bertoglio, I conte di Tormo  
 
Caterina Brentano  
Pietro Gaspare Bertoglio  
Giulia Crevenna Giuseppe Crevenna  
 
Anna Aliprandi  
Leopoldo Maria Bertoglio  
Barnaba Giuseppe Maria Barbò, conte di Casalmorano Giovanni Barbò  
 
Caterina Martinengo  
Luigia Barbò  
Maria Teresa Carrera Giacomo Carrera  
 
 
Napoleone Bertoglio Pisani, VIII conte di Tormo  
Giovanni Mozzoni Frosconi Carlo Francesco Mozzoni Frosconi  
 
Francesca Elisabetta Proli  
Benedetto Alessandro Mozzoni Frosconi  
Teresa Miglio  
 
 
Amalia Mozzoni Frosconi  
Pierre Silvain Joseph Cartier Joseph Cartier  
 
Marie Cuisnier des Blinières  
Marie Constance Cartier  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Con cui era legato, oltre che per parentela, anche da una fervente amicizia.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Note biografiche, su felicemastronzo.blogspot.it. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
Controllo di autoritàVIAF (EN307354364 · SBN CUBV019278